Le origini

Questa settimana, in un clima decisamente diverso dal solito, in America si festeggia il Giorno del Ringraziamento, una storica festa di origine religiosa, poi laicizzata, le cui origini risalgono al 1621.

Quando, nel 1620, i Padri Pellegrini, lasciata l’Europa, raggiunsero le coste americane, si trovarono a dover fare i conti con una terra inospitale, dove le sementi portate dalla madrepatria difficilmente attecchivano. Fu la popolazione indigena a consigliar loro di coltivare granturco e allevare tacchini.

L’anno dopo, il raccolto fu davvero ricco: i Padri Pellegrini si riunirono a Plymouth, in Massachusetts, e indissero una giornata di festeggiamenti per ringraziare Dio per l’abbondanza ricevuta. Coinvolsero anche i nativi americani, condividendo con loro i frutti della terra. Da allora, il quarto giovedì di novembre – che quest’anno cade il giorno 26 – si celebra il Giorno del Ringraziamento, il Thanksgiving Day.

 

Come si festeggia oggi il Thanksgiving?

Le usanze della festa per il Giorno del Ringraziamento sono ormai note quasi a tutti, grazie soprattutto a film e telefilm americani, che molto spesso le mettono in scena sul grande come sul piccolo schermo. Analogamente a quanto avviene per le nostre feste religiose, come il Natale e la Pasqua, si festeggia con una grande pranzo o una fastosa cena – rigorosamente a casa, non al ristorante! – e si organizzano attività ludiche, al chiuso o all’aperto.

La tavola

La giornata ruota attorno alla tavola e al pranzo: ingredienti semplici, a basso costo e tipicamente autunnali, che creano piatti ricchissimi, sazianti e da condividere con amici e parenti.

Sulla tavola del Ringraziamento non possono mancare:

  • Tacchino al forno, con un ripieno che varia secondo le tradizioni e spesso è composto di pane di granturco raffermo e castagne, ma anche di cipolle e riso. È il piatto più rappresentativo di questa festa e ogni famiglia ha una propria ricetta, che custodisce gelosamente.
  • Salsa gravy, realizzata con le interiora del tacchino, per non sprecare nulla.
  • Cranberry sauce, una salsa a base di mirtilli, ottima per ammorbidire e insaporire la carne del tacchino.
  • Corn bread, la focaccia di granturco, o pane di mais, che accompagna il pasto.
  • Mashed potatoes, un saporito purè di patate dolci che fa da goloso contorno al tacchino.
  • Torta di zucca, delizioso dolce a base di pasta frolla (fa parte, infatti, della vastissima categoria delle pies, le crostate americane) con farcitura alla zucca, per chiudere il pranzo in bellezza.

Un’alternativa al tacchino che da qualche tempo sta conquistando la tavola e il palato degli americani è il turducken. Un termine molto particolare, non c’è dubbio. A che cosa si riferisce? Nasce dalla combinazione delle parole turkey (tacchino), duck (anatra) e chicken (pollo), a indicare che il tacchino sarà farcito con un’anatra, la quale a sua volta sarà farcita con un pollo. Insomma, un vero sogno per gli amanti della carne bianca!

Le usanze

La giornata prosegue partecipando a una delle tante parate che ogni città, grande o piccola, organizza per l’occasione, con carri a forma di tacchino e scene dell’incontro tra i Padri Pellegrini e i nativi americani.

Anche lo sport partecipa alle celebrazioni: è ormai tradizione, dopo pranzo, sedersi sul divano, davanti alla TV, per seguire una partita di football americano. È un’usanza affermatasi nella prima metà del Novecento, ai tempi della Grande Depressione, quando, per farsi conoscere, la squadra dei Portsmouth Spartans sfidò i più famosi Chicago Bears proprio nel giorno del Ringraziamento. Gli Spartans persero, ma il match fu seguitissimo, tanto da diventare anch’esso una tradizione che da allora si ripete ogni anno.

Qualche giorno prima del Thanksgiving ricorre un’usanza presidenziale: dal 1963, quando J.F. Kennedy lo fece per la prima volta, al presidente degli Stati Uniti vengono donati due tacchini perché il capo dello Stato conceda loro la “grazia”. Il popolo può allora votare per dar loro un nome: i più simpatici della storia per i fortunati pennuti? Biscuit e Gravy, Cobbler e Gobbler, e Mac e Cheese!

 

L’impatto economico

È ormai tradizione che, dopo il Giorno del Ringraziamento, negozi e supermercati pratichino forti sconti che spingono le persone a fare acquisti in grande quantità, anche in vista del Natale.

In particolare, sono due le giornate più importanti e conosciute ormai in tutto il mondo.

Black Friday

È il venerdì subito dopo il Ringraziamento (quest’anno sarà il 27 novembre), un’importante giornata di saldi con percentuali di sconto che arrivano fino all’80%. Gli acquisti del Black Friday danno una prima indicazione di quale sarà la propensione della popolazione agli acquisti nel periodo natalizio. Il nome della giornata deriva da un vecchio uso: quando ancora si compilavano a mano, i registri contabili riportavano le entrate in inchiostro nero (black) e le uscite in inchiostro rosso: inutile dire che, grazie ai prezzi così vantaggiosi, predominava il nero.

Cyber Monday

La seconda giornata di saldi arriva la settimana dopo il Ringraziamento, di lunedì (nel 2020, il 30 novembre): stavolta, sono i negozi online (gli e-commerce) a offrire scontistiche importanti, spesso mettendo in promozione prodotti di alta tecnologia.

 

Quest’anno molte celebrazioni sono state sospese o ridotte a causa del Covid-19. I festeggiamenti per il Giorno del Ringraziamento saranno molto intimi e ristretti, ma non mancheranno buon cibo e qualche momento di convivialità attentamente gestito in piena sicurezza.

Se anche voi volete proporre a tavola le ricette per un vero pranzo del Ringraziamento, online ne trovate tantissime per preparare un tacchino fedelissimo alla tradizione. Oppure, per andare sul sicuro, potete rivolgervi a noi: che vogliate un catering per un gruppo ristretto di amici o un delivery da ricevere comodamente a casa, siamo pronti a rispondere a tutte le vostre esigenze e a offrirvi un pranzo degno dei Padri Pellegrini!

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